Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’inquinamento acustico è uno dei principali problemi dei Paesi del Primo Mondo. In particolare, in Europa, si colloca al secondo posto subito dopo l’inquinamento atmosferico.
I più grandi “produttori” di inquinamento acustico sono le città; il traffico cittadino, i cantieri edili, le sirene, il trasporto ferroviario, insomma tutto ciò che può produrre rumore a livelli elevati e che potenzialmente, può comportare gravi danni alla salute, in particolar modo all’udito.
Secondo l’O.M.S. chi vive in città molto rumorose è più soggetto a infarti, ipertensione, insonnia e disturbi gastrointestinali, nonché al rischio di ipoacusia (calo dell’udito). La soglia massima consigliata di esposizione al rumore è di circa 65 dB, e il traffico cittadino vi si avvicina pericolosamente. Secondo uno studio dell’Unione Europea condotto su 200 milioni di cittadini dei diversi Stati membri infatti, nel 59% dei casi il traffico raggiunge la soglia del 55 dB, mentre nel 39% ben 60 dB.
Oltre alle città, un altro luogo in cui l’inquinamento acustico può danneggiare seriamente l’udito è purtroppo il luogo di lavoro. Non parliamo solo di fabbriche e cantieri, ma anche di locali notturni, ristoranti e negozi, che alzano al massimo il volume della musica in filodiffusione. Secondo un rapporto dell’Inail pubblicato qualche anno fa, gli operatori dei call center sono esposti quotidianamente a rumori oltre gli 80 dB.
Come proteggere dunque l’udito dall’inquinamento acustico in casa, fuori casa e sul luogo di lavoro? Ecco alcuni consigli…
• Indossare tappi antirumore è sicuramente una buona abitudine per prevenire i famosi cali uditivi, soprattutto se ci si trova a lavorare per diverso tempo vicino a macchinari rumorosi come tosaerba o trapani o semplicemente quando si è in metropolitana o in stazione. Attenzione a non sostituire i tappi con gli auricolari mp3 e la musica a tutto volume: si rischia al contrario di danneggiare ancora più seriamente l’udito.
• Per quanto riguarda i livelli di inquinamento acustico sul luogo di lavoro, in Italia esistono specifiche norme per la salvaguardia dei lavoratori che però non sempre vengono rispettate. I lavoratori dovrebbero indossare, quando la legge lo prevede, appositi DPI per la protezione dell’udito come per l’appunto gli otoprotettori.
Sottovalutare l’inquinamento acustico può comportare, nel corso degli anni, gravi danni all’apparato uditivo. Fate sempre attenzione a proteggere le vostre orecchie dai rumori forti!
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